Persuasione by Jane Austen

Persuasione by Jane Austen

autore:Jane Austen [Austen, Jane]
La lingua: ita
Format: epub, azw3
pubblicato: 2012-04-16T18:08:20+00:00


«Se solo sapessi che ciò non la invoglierebbe a uscire quando c’è troppo vento, col rischio di farsi venire la pelle ruvida, le manderei un cappello alla moda e una pelisse».

Anne si chiese se non fosse il caso di suggerirgli che un abito o una cuffietta non presentavano rischi del genere, ma proprio allora si udì bussare alla porta, e ciò pose fine all’argomento. Chi aveva bussato? e così tardi! Erano le dieci. Che fosse Mr. Elliot? Sapevano che doveva cenare in Lansdown Crescent, ed era possibile che, mentre si avviava a casa, passasse di lì per salutarli e avere loro notizie. Chi, se non lui? E Mrs. Clay era certissima che quello era il modo di bussare di Mr. Elliot. Mrs. Clay aveva ragione. Con tutta la solennità che un maggiordomo e un valletto potevano conferire, Mr. Elliot venne introdotto nella stanza.

Era lo stesso, lo stessissimo gentiluomo di Lyme, anche se ora non più vestito a lutto. Anne si trasse un po’ indietro, mentre gli altri ricevevano i suoi omaggi, ed Elizabeth le sue scuse per esser venuto a un’ora tanto inconsueta, ma «non aveva potuto trovarsi così vicino senza desiderare di accertarsi che né lei né l’amica avessero preso freddo il giorno prima», eccetera, eccetera: il tutto detto col maggior garbo possibile, e con pari garbo ascoltato. Solo che ora veniva, necessariamente, la parte di Anne. Sir Walter parlò della figlia minore (non c’era motivo di menzionare Mary); e Anne, sorridendo e arrossendo (il che le donava molto), mostrò a Mr. Elliot la grazia delicata di quel viso che egli non aveva affatto dimenticato, e vide all’istante, con una punta di divertimento nel notare come trasalisse per la sorpresa, che non aveva minimamente immaginato, allora, chi fosse lei. Era sopraffatto dallo stupore, ma, più ancora, da un senso di lieta maraviglia: i suoi occhi si illuminarono; e con alacre sollecitudine salutò la parente appena arrivata, accennò al passato, e chiese di essere trattato come una vecchia conoscenza. Era un uomo di bell’aspetto, proprio come le era apparso a Lyme: anzi, ora che parlava, il suo volto era anche migliore, più vivo, più espressivo. E i suoi modi erano così esattamente come avrebbero dovuto essere, così eleganti, così naturali, così eccezionalmente gradevoli che Anne avrebbe potuto paragonarli, quanto a perfezione, solo a quelli di un’altra persona. Non erano gli stessi, ma erano, forse, ugualmente distinti.

Mr. Elliot sedette a conversare con loro, e il tono della conversazione ne risultò decisamente migliorato. Che fosse un uomo sensato era fuori dubbio: bastarono dieci minuti a darne la conferma. Il suo tono, il suo modo di esprimersi, il suo saper sempre dove fermarsi - tutto era frutto di una mente vigile, sensata, perspicace. Non appena poté, cominciò a parlarle di Lyme, mosso dal desiderio di confrontare le loro opinioni su quella località ma, ancor di più, da quello di soffermarsi sulla circostanza che li aveva portati ad alloggiare contemporaneamente nella stessa locanda, di specificare il proprio itinerario, informarsi su quello di lei, ed esprimere il proprio rammarico per aver perduto una cosi felice occasione di porgerle i suoi omaggi.



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